Loading.....
Viviamo in un mondo spesso imprevedibile, dove eventi inaspettati possono lasciare profonde ferite nella nostra psiche. I traumi, intesi come esperienze che minacciano la nostra integrità fisica o psicologica, possono avere un impatto duraturo sulla nostra vita, influenzando negativamente il modo in cui pensiamo, sentiamo e interagiamo con il mondo. Ma vediamo cosa succede quando ciò che viviamo diviene un trauma per noi.
Cosa accade quando viviamo un trauma?
Quando siamo esposti a un evento traumatico, il nostro cervello attiva una serie di reazioni fisiologiche e psicologiche per far fronte alla minaccia percepita. Queste reazioni, sebbene adattive nel breve termine, possono portare a conseguenze a lungo termine se non vengono elaborate adeguatamente.
Il nostro cervello, infatti, può “intrappolarsi” nel ricordo traumatico, rivivendo costantemente l’evento e le emozioni ad esso associate. Questo può manifestarsi attraverso ricordi intrusivi, incubi, evitamento di situazioni o persone che ricordano il trauma, ipervigilanza e alterazioni dell’umore.
Uno dei disturbi più comuni associati al trauma è il PTSD. Le persone che soffrono di PTSD possono sperimentare una vasta gamma di sintomi, tra cui:
La buona notizia è che il trauma non è una condanna. Esistono numerose terapie efficaci per aiutare le persone a superare le conseguenze di un evento traumatico e a ritrovare una vita piena e soddisfacente. La psicoterapia è uno strumento fondamentale per rielaborare l’esperienza traumatica in un ambiente sicuro e protetto, consentendo di esprimere le emozioni legate al trauma e di integrarle nella propria storia di vita.
Una delle terapie più innovative ed efficaci per il trattamento del trauma è l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Questa tecnica, sviluppata da Francine Shapiro negli anni ’90, si basa sull’osservazione che i movimenti oculari rapidi durante il sonno REM sono associati all’elaborazione delle informazioni e alla risoluzione dei problemi.
Durante una sessione di EMDR, il terapeuta guida il paziente a focalizzarsi su un ricordo traumatico specifico. Contemporaneamente, il paziente segue con gli occhi il movimento delle dita del terapeuta o ascolta suoni alternati. Questi stimoli bilaterali attivano dei meccanismi cerebrali che permettono di rielaborare l’informazione traumatica, riducendo gradualmente l’impatto emotivo e cognitivo del ricordo. L’EMDR, in sostanza, aiuta il cervello a “riorganizzare” i ricordi traumatici, consentendo di superarli senza riviverli costantemente.
La capacità di superare un trauma è strettamente legata alla resilienza, ovvero la capacità di adattarsi e riprendersi da eventi avversi. La resilienza può essere sviluppata attraverso diverse strategie, come:
Paradossalmente, un’esperienza traumatica può essere un’opportunità di crescita. Molte persone che hanno superato un trauma riportano di aver sviluppato una maggiore consapevolezza di sé, una più profonda compassione per gli altri e una maggiore capacità di apprezzare la vita.
Il trauma è un’esperienza dolorosa e complessa, ma non è una condanna. Con l’aiuto di un professionista e grazie alle proprie risorse interne, è possibile superare le conseguenze di un evento traumatico e ritrovare una vita piena e soddisfacente. Ricorda, non sei solo.
EMDR: come guarire dalle esperienze traumatiche
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.