Il mediatore familiare coinvolge i coniugi per aiutarli a negoziare un accordo di separazione o divorzio, improntato alla bigenitorialità, che rispetti i bisogni dei figli.
La mediazione familiare regola anche i disaccordi sulla gestione della casa o del patrimonio di una famiglia in senso più ampio, integrando un percorso di mediazione civile.
Incompatibilità di carattere, abitudini e valori morali diversi, promesse tradite, impegni non mantenuti… molti eventi portano i congiunti oltreché i coniugi a litigare o a sopportarsi in un clima di malcontento che danneggia tutta la famiglia.
Il conflitto però può essere compreso e trasformato in un’occasione di miglioramento. Basta che qualcuno faccia il primo passo, consentendo al mediatore di entrare in contatto con gli altri familiari e di aprire le porte della comunicazione efficace tra le persone coinvolte in un rapporto difficile.
Il mediatore introduce la famiglia ad una cultura del negoziato: ascolta le persone e le fa ascoltare dagli altri parenti; aiuta i membri della famiglia a far rispettare i loro interessi e i loro sentimenti; ricostituisce un clima di rispetto pacifico oppure facilita l’individuazione della soluzione meno dolorosa con cui separarsi.