Lo stimming, abbreviazione di “auto-stimolazione”, è un termine che descrive i movimenti ripetitivi, i suoni o i comportamenti che le persone neurodivergenti (e a volte anche neurotipiche) utilizzano per regolare il proprio sistema nervoso, gestire le emozioni o esprimere stati interni. Sebbene sia spesso associato all’autismo, lo stimming è una caratteristica comune anche nelle persone con ADHD e in altre neurodivergenze.
Comprendere lo stimming è fondamentale per promuovere l’accettazione e contrastare lo stigma. Non è un comportamento da sopprimere o di cui vergognarsi, ma piuttosto un meccanismo di coping naturale e spesso vitale, una forma di comunicazione non verbale che offre preziose intuizioni sul mondo interiore di una persona.
Cos’è lo Stimming e Perché è Importante?
Lo stimming può assumere molte forme: dondolarsi, battere i piedi, far roteare gli oggetti, giocherellare con i capelli, mordicchiarsi le unghie, ripetere frasi o suoni, camminare avanti e indietro, o persino impegnarsi in routine ripetitive. La sua funzione principale è quella di auto-regolazione.
Le persone neurodivergenti spesso sperimentano il mondo con una sensibilità sensoriale diversa. Possono essere ipersensibili (sovraccarico da stimoli minimi) o iposensibili (bisogno di più stimoli per sentirsi “connessi”). Lo stimming aiuta a:
- Gestire il sovraccarico sensoriale: Fornendo un input sensoriale controllato, lo stimming può “bloccare” o ridurre l’impatto di stimoli esterni soverchianti (rumori forti, luci intense, folla).
- Aumentare la concentrazione: Alcuni stimming aiutano a filtrare le distrazioni e a focalizzare l’attenzione su un compito.
- Esprimere o elaborare emozioni: Può essere un modo per gestire ansia, stress, eccitazione, gioia, frustrazione o rabbia.
- Auto-calmarsi: Fornisce comfort e sicurezza in situazioni nuove o stressanti.
- Comunicare: A volte, lo stimming può segnalare un bisogno, un disagio o uno stato emotivo.
Stimming nell’Autismo: Profondità e Funzione Regolatoria
Nelle persone autistiche, lo stimming è spesso più pronunciato, vario e può avere una funzione regolatoria più profonda e complessa. È strettamente legato alle differenze nell’elaborazione sensoriale e alla necessità di prevedibilità e controllo in un mondo che può sembrare caotico.
- Funzione Sensoriale Primaria: Per molti autistici, lo stimming è una risposta diretta all’ipersensibilità o iposensibilità sensoriale. Un dondolio può aiutare a “radicarsi” quando il mondo sembra troppo intenso, mentre un movimento ripetitivo delle mani può fornire l’input visivo o cinestetico di cui il sistema nervoso ha bisogno.
- Regolazione Emotiva Intensa: Lo stimming autistico è spesso un barometro dello stato emotivo interno. Un aumento o un cambiamento nello stimming può indicare un aumento di ansia, stress o eccitazione.
- Interessi Speciali e Stimming: A volte, lo stimming può essere integrato o influenzato dagli interessi speciali. Ad esempio, una persona autistica con un interesse per i treni potrebbe dondolarsi ritmicamente come un treno in movimento.
- Varietà e Specificità: Lo stimming autistico può essere molto specifico e idiosincratico per l’individuo, con schemi che si ripetono in modo coerente nel tempo.
Stimming nell’ADHD: Energia, Focus e Scarico
Nelle persone con ADHD, lo stimming (spesso chiamato “fidgeting” o irrequietezza) è più comunemente legato alla regolazione dell’attenzione, alla gestione dell’eccesso di energia e alla necessità di stimolazione per mantenere il focus.
- Regolazione dell’Attenzione e del Focus: I movimenti ripetitivi aiutano a mantenere il cervello impegnato e a prevenire la distrazione. Battere la penna, muovere le gambe o giocherellare con un oggetto possono aiutare a rimanere concentrati durante le lezioni o le riunioni.
- Scarico dell’Energia in Eccesso: Le persone con ADHD spesso sperimentano un’energia interna elevata o irrequietezza. Lo stimming fornisce uno sfogo fisico per questa energia, aiutando a sentirsi più calmi e meno agitati.
- Stimolazione per la Vigilanza: In situazioni noiose o poco stimolanti, lo stimming può fornire l’input necessario per mantenere il cervello attivo e vigile, prevenendo la “disconnessione” o il “daydreaming”.
- Meno Legato al Sovraccarico Sensoriale Puro: Sebbene le persone con ADHD possano avere sensibilità sensoriali, lo stimming non è tipicamente la loro principale strategia per gestire il sovraccarico sensoriale come nell’autismo. È più spesso una risposta al bisogno di movimento e stimolazione per l’attenzione.
Differenze e Sovrapposizioni: Un Continuum Neurodivergente
Sebbene ci siano differenze tipiche, è importante notare che autismo e ADHD spesso co-occorrono, e le persone possono presentare caratteristiche di stimming che riflettono entrambi i neurotipi.
- Intensità e Visibilità: Lo stimming autistico tende ad essere più intenso e visibile, mentre quello ADHD può essere più sottile o “socialmente accettabile” (es. battere il piede sotto il tavolo). Tuttavia, questo non è una regola ferrea, e il “masking” può influenzare la visibilità in entrambi i casi.
- Funzione Primaria: Nello stimming autistico la funzione primaria è spesso la regolazione sensoriale e emotiva profonda, mentre nell’ADHD è più legata alla regolazione dell’attenzione e allo scarico dell’energia.
- Consapevolezza: Le persone con ADHD potrebbero essere meno consapevoli del loro stimming, facendolo quasi inconsciamente, mentre le persone autistiche potrebbero essere più consapevoli della sua funzione e del suo bisogno.
Stimming e Società: Verso l’Accettazione
Nella società neurotipica, lo stimming è spesso frainteso o stigmatizzato. Viene etichettato come “strano”, “disturbante” o “inappropriato”, portando molte persone neurodivergenti a “mascherare” i propri stimming naturali. Questo mascheramento, tuttavia, è estenuante e dannoso per la salute mentale, aumentando i livelli di stress e ansia.
Come professionisti della salute e membri della società, abbiamo il compito di promuovere una maggiore comprensione e accettazione dello stimming. Dobbiamo:
- Educare: Spiegare la funzione e l’importanza dello stimming a genitori, insegnanti, datori di lavoro e al pubblico in generale.
- Normalizzare: Riconoscere che lo stimming è una parte naturale dell’esperienza neurodivergente e non un difetto da correggere.
- Creare Ambienti Inclusivi: Progettare spazi (scuole, uffici, luoghi pubblici) che permettano lo stimming senza giudizio, magari offrendo “fidget toys” o aree tranquille.
- Supportare l’Auto-regolazione: Incoraggiare le persone a riconoscere e utilizzare i propri stimming in modo sano, piuttosto che reprimerli.
Comprendere lo stimming non è solo una questione di tolleranza, ma di rispetto per la diversità neurologica. È un passo fondamentale per costruire una società più inclusiva, dove ogni mente possa funzionare al meglio e sentirsi accettata per ciò che è.
Per approfondire
Oltre l’Etichetta: le Neurodivergenze nell’Adulto
per i professionisti
Corso professionale completo: valutazione e trattamento delle neurodivergenze negli adulti
Supervisione Neurodivergenze
Vedi anche:
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Scopri di più da Silvia Garozzo Psicologa e Psicoterapeuta
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Psicologa, Psicoterapeuta, Didatta, Supervisore